Green Italy 2021: Catia Bastioli tra gli ospiti dell’evento di presentazione del rapporto
Il 20 ottobre si è tenuto l’evento di presentazione del nuovo Rapporto Green Italy 2021 “Un'economia a misura d’uomo per il futuro dell’Europa”. Il documento è il risultato della ricerca su dati e storie della green economy italiana, curata da Unioncamere e Fondazione Symbola, e ha l’obiettivo di fare il punto sulla situazione attuale e le prospettive per il nostro Paese.
L’analisi, a cui ha collaborato anche Novamont, ha confermato come la sostenibilità ambientale possa essere volano di una nuova ed innovativa economia più a misura d’uomo.
In particolare, lo studio ha evidenziato che oltre 441 mila aziende, nel quinquennio 2016-2020, hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti sostenibili, e nello specifico il 21,4% delle imprese totali nel 2020, a conferma che, nonostante la pandemia, non si è verificato un rallentamento e che la sostenibilità è sempre più presente nelle strategie delle imprese italiane.
La ricerca ha poi posto l’accento sul ruolo crescente dei green jobs, ricordando come nel periodo 2021-2025 il 38% del fabbisogno di professioni richiederà competenze green con importanza elevata (circa 1,3-1,4 milioni di occupati).
Dal documento è poi emerso come l’Italia sia leader nell’economia circolare, con un riciclo sulla totalità dei rifiuti urbani e speciali pari al 79,4%, un primato rispetto alla media europea, e con un risparmio annuale pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2 nelle emissioni (2018), grazie alla sostituzione di materia seconda nell’economia.
Con riferimento alla chimica bio-based, il nostro Paese conferma di avere un ruolo di primo piano: il settore ha generato un valore della produzione pari a 5 miliardi di euro nel 2020, occupando circa 9,3 mila addetti. In questo contesto, particolare importanza rivestono i prodotti biodegradabili e compostabili, sempre più utilizzati in filiere che vanno dall’agricoltura alla cosmesi. Tali soluzioni, inoltre, integrano in maniera crescente nei processi produttivi materie prime seconde derivate da rifiuti e sottoprodotti.
Tra gli ospiti dell’evento di presentazione del rapporto anche Catia Bastioli, AD Novamont, che ha ricordato come, per accelerare una transizione ambientalmente sostenibile, sia necessaria un’ottica sistemica e lungimirante che metta al centro la salute del suolo e che parta dai territori. Bastioli ha inoltre evidenziato come la transizione ecologica sia un processo di innovazione incrementale indotta che il PNRR deve innescare per rafforzare la competitività italiana, accelerando a partire da quei settori, tra cui la chimica bio-based, in cui si è dato vita negli anni a partnership, tecnologie e progetti di rigenerazione territoriale in grado di produrre risultati concreti, misurabili e moltiplicabili.
Tra i relatori anche Roberto Cingolani, Ministro per la transizione ecologica, che ha sottolineato come, nonostante la pandemia, la transizione non abbia subito battute di arresto e come un numero sempre crescente di aziende scelgano di investire sulla sostenibilità.
All’evento sono intervenuti Luca Ruini, Presidente CONAI, Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola, Andrea Prete, Presidente Unioncamere, Francesco Starace, AD Enel e Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici.
Consulta il rapporto sul sito della Fondazione Symbola o rivedi la diretta dell’evento di presentazione.
L’analisi, a cui ha collaborato anche Novamont, ha confermato come la sostenibilità ambientale possa essere volano di una nuova ed innovativa economia più a misura d’uomo.
In particolare, lo studio ha evidenziato che oltre 441 mila aziende, nel quinquennio 2016-2020, hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti sostenibili, e nello specifico il 21,4% delle imprese totali nel 2020, a conferma che, nonostante la pandemia, non si è verificato un rallentamento e che la sostenibilità è sempre più presente nelle strategie delle imprese italiane.
La ricerca ha poi posto l’accento sul ruolo crescente dei green jobs, ricordando come nel periodo 2021-2025 il 38% del fabbisogno di professioni richiederà competenze green con importanza elevata (circa 1,3-1,4 milioni di occupati).
Dal documento è poi emerso come l’Italia sia leader nell’economia circolare, con un riciclo sulla totalità dei rifiuti urbani e speciali pari al 79,4%, un primato rispetto alla media europea, e con un risparmio annuale pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2 nelle emissioni (2018), grazie alla sostituzione di materia seconda nell’economia.
Con riferimento alla chimica bio-based, il nostro Paese conferma di avere un ruolo di primo piano: il settore ha generato un valore della produzione pari a 5 miliardi di euro nel 2020, occupando circa 9,3 mila addetti. In questo contesto, particolare importanza rivestono i prodotti biodegradabili e compostabili, sempre più utilizzati in filiere che vanno dall’agricoltura alla cosmesi. Tali soluzioni, inoltre, integrano in maniera crescente nei processi produttivi materie prime seconde derivate da rifiuti e sottoprodotti.
Tra gli ospiti dell’evento di presentazione del rapporto anche Catia Bastioli, AD Novamont, che ha ricordato come, per accelerare una transizione ambientalmente sostenibile, sia necessaria un’ottica sistemica e lungimirante che metta al centro la salute del suolo e che parta dai territori. Bastioli ha inoltre evidenziato come la transizione ecologica sia un processo di innovazione incrementale indotta che il PNRR deve innescare per rafforzare la competitività italiana, accelerando a partire da quei settori, tra cui la chimica bio-based, in cui si è dato vita negli anni a partnership, tecnologie e progetti di rigenerazione territoriale in grado di produrre risultati concreti, misurabili e moltiplicabili.
Tra i relatori anche Roberto Cingolani, Ministro per la transizione ecologica, che ha sottolineato come, nonostante la pandemia, la transizione non abbia subito battute di arresto e come un numero sempre crescente di aziende scelgano di investire sulla sostenibilità.
All’evento sono intervenuti Luca Ruini, Presidente CONAI, Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola, Andrea Prete, Presidente Unioncamere, Francesco Starace, AD Enel e Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici.
Consulta il rapporto sul sito della Fondazione Symbola o rivedi la diretta dell’evento di presentazione.