6° Rapporto sulla Bioeconomia in Europa: Catia Bastioli al tavolo con i principali stakeholder della bioeconomia circolare in Italia
Oggi, 15 giugno 2020, durante l’evento “L’Italia riparte dalla Bioeconomia circolare”, Intesa SanPaolo ha presentato il 6° Rapporto sulla Bioeconomia in Europa, redatto in collaborazione con il Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde SPRING e Assobiotec.
Il rapporto, giunto alla sesta edizione, si pone l’obiettivo di continuare a monitorare l'attività legata alla bioeconomia, con attenzione alla sua natura sistemica e di filiera, all'importanza delle fasi di chiusura a valle del ciclo, al contributo dell'innovazione tecnologica e al ruolo non trascurabile che gli attori pubblici possono avere, in particolare nei contesti locali.
Catia Bastioli, intervenuta come Amministratore Delegato Novamont e Presidente di SPRING, ha partecipato alla tavola rotonda per ragionare su come far ripartire il Paese investendo nel Green New Deal, insieme ai principali stakeholder della bioeconomia circolare in Italia, tra cui Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, Ezio Veggia Presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Bioeconomia di Confagricoltura, Claudio Busca, Public Affairs di COMIECO ed Enrico Piraccini, Responsabile Innovazione e Sviluppo del Gruppo Hera.
Durante il suo intervento Bastioli ha ricordato che, per accelerare il processo verso la bioeconomia circolare, il Green New Deal è una imperdibile opportunità soprattutto se l’Italia saprà adattare gli obiettivi europei alle necessità dei territori, con una strategia a lungo termine che sia in grado di produrre effetti anche nel breve termine.
Secondo le stime di Intesa Sanpaolo, nel 2018 l’insieme delle attività connesse alla bioeconomia in Italia (includendo sia la gestione e il recupero dei rifiuti biocompatibili, sia il ciclo dell’acqua) ha generato un output pari a circa 345 miliardi di euro, occupando oltre due milioni di persone. Il valore della produzione della bioeconomia nel 2018 è cresciuto di oltre 7 miliardi rispetto al 2017 (+2,2%), grazie al contributo positivo della maggioranza dei settori considerati.
Il confronto europeo evidenzia come il nostro Paese si posizioni al terzo posto in termini assoluti per valore della produzione, dopo Germania (414 miliardi) e Francia (359 miliardi), e prima di Spagna (237 miliardi), Regno Unito (223 miliardi) e Polonia (133 miliardi). Anche per quanto riguarda il numero di occupati nella bioeconomia l’Italia si posiziona terza nel ranking, con poco più di 2 milioni di occupati, dopo la Polonia, che occupa 2,5 milioni di addetti (soprattutto nel settore agricolo) e la Germania (2,1 milioni di occupati).