SUL TRENO VERDE IL MODELLO DI ECONOMIA CIRCOLARE DI NOVAMONT
Novara, 22 febbraio 2017 – Un modello economico che dia impulso a quel processo di decarbonizzazione sempre più indispensabile nella lotta ai cambiamenti climatici, alla desertificazione e ai dissesti geologici e che al contempo generi sviluppo e occupazione, anche in una fase di crisi?
Non è utopia, è l’economia circolare secondo Novamont, che all’egemonia della dissipazione e dello “scarto” del tradizionale modello produzione-consumo smaltimento contrappone la cultura secondo la quale nulla è rifiuto ma tutto torna ad essere risorsa, mettendo al centro la terra e le sue biodiversità, l’uso efficiente delle materie prime, il valore e l’origine dei prodotti, la salvaguardia dei territori e la dignità delle persone.
E proprio l’economia circolare sarà protagonista di Treno Verde 2017, l’iniziativa di Legambiente e Ferrovie dello Stato che ogni anno fa tappa nelle maggiori stazioni del paese per promuovere la sostenibilità e gli stili di vita virtuosi. Novamont sale a bordo del convoglio ambientalista in qualità di “campione dell’economia circolare” per raccontare le proprie best practice nell’ambito della bioeconomia attraverso la creazione di filiere innovative nel settore delle bioplastiche e dei biochemical, illustrandone i vantaggi economici, sociali e ambientali.
Grazie ad un lavoro di ricerca pionieristico e ad una tensione costante verso l’innovazione, Novamont ha guardato allo sviluppo di nuovi prodotti sempre e solo come risposta (e soluzione) a problemi specifici della collettività. In particolare i prodotti realizzati con le bioplastiche biodegradabili e compostabili MATER-BI – ottenute da una serie di tecnologie proprietarie Novamont e prime al mondo nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni e certificate secondo le principali norme europee ed internazionali – forniscono soluzioni uniche e innovative a specifici problemi ambientali in numerosi settori, dall’agricoltura alla raccolta differenziata, dall’imballaggio alimentare alla ristorazione collettiva, riducendo sia la produzione di rifiuti indifferenziati che l’emissione dei gas a effetto serra, tra i principali responsabili dei disastri climatici.
Innumerevoli le applicazioni su cui i visitatori del Treno Verde potranno soffermarsi: dai sacchi per la raccolta differenziata - che grazie alle caratteristiche di biodegradabilità, compostabilità, resistenza all’umidità e agli agenti patogeni, sono strumento fondamentale per agevolare la raccolta differenziata della frazione organica - al telo per la pacciamatura agricola - che al termine del ciclo colturale, essendo completamente biodegradabile e compostabile, non deve essere recuperato e smaltito ma può essere lasciato nel terreno, contribuendo così al miglior sviluppo delle colture orticole e semplificando le operazioni di gestione del rifiuto plastico, particolarmente onerose per gli agricoltori - alle capsule per il caffè conferibili, al termine dell’uso, nella raccolta differenziata degli scarti alimentari assieme ai fondi di caffè.
Relativamente ai fondi di caffè, infine, gli ospiti del Treno Verde potranno toccare con mano una sperimentazione di economia circolare: una volta consumato, il caffè non è più rifiuto ma diventa nuova risorsa perché il fondo di caffè, assieme alla capsula compostabile in MATER-BI, diventa sostrato per la coltivazione di funghi commestibili, componente di pellet, inchiostri, semilavorati e molti altri prodotti.
“Ringraziamo Legambiente e Ferrovie dello Stato per l’opportunità offerta ai cittadini, a chi amministra la cosa pubblica, alle scuole e alle imprese di conoscere da vicino l’economia circolare e le sue potenzialità quale fattore di sviluppo competitivo, unico modello oggi in grado di assicurare un dividendo non solo economico ma anche sociale e ambientale”, ha dichiarato Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali Novamont.
Ufficio Stampa Novamont
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