PROGETTO COMETA: GRAZIE ALLA CHIMICA VERDE POSSIBILI NUOVI MODELLI DI SVILUPPO AGRO-INDUSTRIALI NEL SUD ITALIA
In chiusura dei 42 mesi di attività, presentati gli esiti del progetto COMETA, “Colture autoctone mediterranee e loro valorizzazione con tecnologie avanzate di chimica verde”, progetto finanziato dal MUR e coordinato da Novamont
Novara, 28 aprile 2022 - Si è chiusa ieri, presso il centro di ricerca CREA-CI di Caserta, la due giorni dedicata alla presentazione delle attività e dei risultati conseguiti dal progetto COMETA “Colture autoctone mediterranee e loro valorizzazione con tecnologie avanzate di chimica verde” dedicato allo studio di sistemi colturali non-food, innovativi ed a basso input - come cardo, cartamo e brassicaceae -, coltivabili in aree a rischio di erosione e desertificazione, sotto-utilizzate, inquinate e/o male utilizzate delle regioni Campania, Sardegna, Lazio, Sicilia e Umbria.
Gli esiti di COMETA hanno dimostrato che la Chimica Verde può essere una leva strategica per valorizzare la specificità dei territori e le competenze locali e promuovere innovativi modelli di sviluppo agro-industriali nei territori fragili e in crisi del Sud Italia, con significativi vantaggi ambientali, sociali ed economici. A partire dalla sperimentazione di colture cosiddette "multi-purpose", come cardo, cartamo e brassicaceae, è stato possibile testare e convertire le diverse frazioni di queste colture in bioprodotti a basso impatto per il comparto agricolo e industriale. Sono stati ottenuti e testati bioprodotti per mangimistica per animali, bioplastiche biodegradabili e compostabili, funghi, biolubrificanti, ingredienti per la formulazione cosmesi, biostimolanti e compost per l’agricoltura, bioinsetticidi, estratti per la nutraceutica e la salute. Inoltre, i processi validati e messi a punto nell’ambito del progetto, sono stati oggetto di oltre venti pubblicazioni e di alcuni brevetti dimostrando come sia possibile dare vita a nuove filiere di chimica verde interconnesse sui territori che catalizzino una crescita economica inclusiva nei territori del Centro e Sud Italia.
Il successo del progetto è stato reso possibile grazie alla sinergia tra i partner industriali, i centri di ricerca, le università e le PMI coinvolti nel progetto che ha permesso la valorizzazione delle conoscenze e delle competenze sviluppate nei territori coinvolti.
Finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a valere del bando PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e coordinato da Novamont, il progetto COMETA ha visto il coinvolgimento attivo di BIOAGRITEST - Centro Interregionale di Diagnosi Vegetale (PMI - Basilicata), CIHEAM - Istituto Agronomico Mediterraneo (Centro di ricerca - Puglia), CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (centro di ricerca – Campania, Sicilia, Puglia, Lazio, Basilicata), ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (centro di ricerca – Basilicata, Lazio) e Università degli Studi di Sassari (Università - Sassari).
Gli esiti di COMETA hanno dimostrato che la Chimica Verde può essere una leva strategica per valorizzare la specificità dei territori e le competenze locali e promuovere innovativi modelli di sviluppo agro-industriali nei territori fragili e in crisi del Sud Italia, con significativi vantaggi ambientali, sociali ed economici. A partire dalla sperimentazione di colture cosiddette "multi-purpose", come cardo, cartamo e brassicaceae, è stato possibile testare e convertire le diverse frazioni di queste colture in bioprodotti a basso impatto per il comparto agricolo e industriale. Sono stati ottenuti e testati bioprodotti per mangimistica per animali, bioplastiche biodegradabili e compostabili, funghi, biolubrificanti, ingredienti per la formulazione cosmesi, biostimolanti e compost per l’agricoltura, bioinsetticidi, estratti per la nutraceutica e la salute. Inoltre, i processi validati e messi a punto nell’ambito del progetto, sono stati oggetto di oltre venti pubblicazioni e di alcuni brevetti dimostrando come sia possibile dare vita a nuove filiere di chimica verde interconnesse sui territori che catalizzino una crescita economica inclusiva nei territori del Centro e Sud Italia.
Il successo del progetto è stato reso possibile grazie alla sinergia tra i partner industriali, i centri di ricerca, le università e le PMI coinvolti nel progetto che ha permesso la valorizzazione delle conoscenze e delle competenze sviluppate nei territori coinvolti.
Finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a valere del bando PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e coordinato da Novamont, il progetto COMETA ha visto il coinvolgimento attivo di BIOAGRITEST - Centro Interregionale di Diagnosi Vegetale (PMI - Basilicata), CIHEAM - Istituto Agronomico Mediterraneo (Centro di ricerca - Puglia), CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (centro di ricerca – Campania, Sicilia, Puglia, Lazio, Basilicata), ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (centro di ricerca – Basilicata, Lazio) e Università degli Studi di Sassari (Università - Sassari).
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Novamont è una Società Benefit, certificata B Corporation, leader mondiale nella produzione di bioplastiche e nello sviluppo di biochemical e bioprodotti attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con 650 dipendenti, il gruppo ha un fatturato di circa 414 milioni di euro e investe costantemente in attività di ricerca e innovazione (50 milioni di euro nel 2021 con il 20% delle persone dedicate); detiene circa 1.400 tra brevetti e domande di brevetto. Ha sede a Novara, stabilimenti produttivi a Terni, Bottrighe (RO) e Patrica (FR) e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE). Ha costituito una JV paritetica con Versalis (Eni) a Porto Torres (SS) e una società con Coldiretti per lo sviluppo e la distribuzione di soluzioni per l’agricoltura. È attiva all’estero con sedi in Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti. È presente attraverso propri distributori in oltre 40 Paesi in tutti i continenti. Nel 2021 ha acquisito BioBag International, gruppo leader a livello mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di applicazioni biodegradabili e compostabili certificate, con sede a Askim (Norvegia), uno stabilimento produttivo a Dagö (Estonia) e presenza in altri 9 Paesi in tutto il mondo.
www.novamont.com
Per informazioni:
NOVAMONT - Francesca De Sanctis - +39 340 1166426 francesca.desanctis@novamont.com
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