COPPA DEL MONDO DI GELATERIA 2020: IL TEAM ITALIA MEDAGLIA D’ORO ANCHE IN ECOSOSTENIBILITÀ
Solo coppette e palette compostabili in MATER-BI per degustare il gelato dei mastri gelatieri italiani
A fine uso le 60.000 stoviglie sono state raccolte con la frazione organica e avviate al compostaggio
Novara, 23 gennaio 2020 – L’Italia vince la nona edizione della Coppa del Mondo di Gelateria che ha visto sfidarsi dodici squadre di gelatieri provenienti da tutto il mondo in ben otto prove, per diverse categorie professionali, dal 19 al 21 gennaio 2020 al SIGEP di Rimini.
Nella squadra italiana, guidata al team leader Beppe Tonon, il gelatiere Eugenio Morrone, il pasticciere Massimo Carnio, lo chef Marco Martinelli e lo scultore del ghiaccio Ciro Chiummo. Otre all’ambizioso obiettivo della Coppa, il team Italia ha voluto cogliere questa occasione per farsi promotore di comportamenti improntati all’ecosostenibilità e al rispetto dell’ambiente, scegliendo di utilizzare solo stoviglie in MATER-BI, da riciclare con il rifiuto organico.
L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione di Novamont che ha fornito 60.000 tra coppette e palette in MATER-BI per la degustazione del gelato durante l’intero periodo della manifestazione.
Con il marchio MATER-BI Novamont produce e commercializza un’ampia famiglia di bioplastiche interamente italiane, biodegradabili e compostabili secondo lo standard UNI 13432, ottenute grazie a tecnologie proprietarie nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni, usate in tanti ambiti della vita quotidiana.
Utilizzare stoviglie in bioplastica MATER-BI anziché usa e getta in plastica significa non sprecare risorse destinate ad esaurirsi per prodotti con pochi minuti di vita utile, ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati e quanto ad essi correlato - conferimento in discarica, inquinamento del suolo e dell’aria, emissioni di gas a effetto serra - in favore del recupero di risorse che, una volta lavorate nel processo di compostaggio industriale, si trasformeranno in humus, ottimo per combattere la desertificazione dei suoli, chiudendo così il cerchio della natura in cui nulla è rifiuto ma tutto torna ad essere risorsa.
Due risorse così essenziali come acqua e suolo non sono mai state messe tanto a rischio come oggi dalla attività antropica e da uno stile di vita improntato all’usa e getta e alla dissipazione di risorse naturali. “E’ ben noto l’impatto ambientale in termini di produzione di rifiuti e di emissioni di gas climalteranti degli eventi con grande affluenza di pubblico – spiega Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali di Novamont -. Coniugare il momento della degustazione del gelato a comportamenti improntati all’ecosostenibilità significa anche esaltare il concetto della qualità e dell’eccellenza del Made in Italy”.
Il gruppo Novamont è leader nella produzione di bioplastiche e nello sviluppo di biochemical e bioprodotti attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con più di 600 persone, ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa 238 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (5% rispetto al fatturato, più del 20% delle persone dedicate); detiene circa 1.800 tra brevetti e domande di brevetto. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara e Piana di Monte Verna (CE). Opera tramite sue consociate a Bottrighe (RO), Patrica (FR) e Porto Torres (SS). È attivo all’estero con sedi in Germania, Francia e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles (Belgio). È presente attraverso propri distributori in oltre 40 Paesi in tutti i continenti.
Ufficio Stampa Novamont
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