mercoledì 19 ottobre 2016

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DISPONIBILI SUL MERCATO LE APPLICAZIONI DEL MATER-BI DI IV GENERAZIONE GRAZIE AL PRIMO IMPIANTO AL MONDO SU SCALA INDUSTRIALE PER LA PRODUZIONE DI BIOBUTANDIOLO

Al K 2016 NOVAMONT presenta la IV generazione della famiglia delle bioplastiche MATER-BI che integra 4 tecnologie proprietarie, tra cui quella del biobutandiolo. Grazie alla collaborazione con il partner Mobert si potranno toccare con mano le nuove applicazioni nel campo dei film sottili (per il sacco frutta/verdura); Polyrema dimostrerà una particolare tecnologia di stiro mentre Amut presenterà i piatti in-line realizzati con il nuovo grado estremamente performante nella resistenza termica.
 
Novara - Dusseldorf, 16 ottobre 2016 – E’ stato inaugurato poco più di due settimane fa stabilimento Mater-Biotech di NOVAMONT a Bottrighe, nella regione del Veneto, dedicato alla produzione di biobutandiolo su scala industriale direttamente da zuccheri attraverso l’utilizzo di batteri.
 
Composto chimico derivato dal butano, il butandiolo (1,4 BDO) è un intermedio chimico ottenuto da fonti fossili e molto usato sia come solvente che per la produzione di plastiche, fibre elastiche e poliuretani, che vale un mercato di 1,5 milioni di tonnellate per circa 3,5 miliardi di euro all’anno, e che si stima nel 2020 raggiungerà 2,7 milioni di tonnellate con un valore di oltre 6.5 miliardi di euro.
NOVAMONT, partendo da una tecnologia sviluppata da Genomatica - società californiana leader nel settore della bioingegneria - ha messo a punto una piattaforma biotecnologica che partendo da zuccheri attraverso l’azione di batteri di tipo escherichia-coli (e.coli) opportunamente ingegnerizzati, li trasforma in biobutandiolo.
 
Dall’integrazione tra la ricerca e il know-how industriale NOVAMONT con la rivoluzionaria tecnologia di Genomatica nasce quindi un prodotto che verrà realizzato su scala industriale, 30.000 tonnellate anno a regime, con un risparmio di CO2 pari ad almeno il 50%. Ad accrescere il profilo della sostenibilità ambientale del biobutandiolo di NOVAMONT anche l’efficienza energetica dell’impianto Mater-Biotech di Bottrighe, concepito per riutilizzare i sottoprodotti della lavorazione per il fabbisogno energetico dell’impianto stesso, ottimizzando così il ciclo di vita dell’intero processo.
 
Ma la portata di questa innovazione, se collocata nell’ambito del progetto NOVAMONT di bioraffineria integrata,  va oltre la disponibilità di nuove tecnologie, di prodotti bio-based e del contributo che essi sono in grado di dare all’esigenza di “decarbonizzare” il pianeta. Come commenta Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, “Mater-Biotech è un tassello di un sistema di impianti primi al mondo e interconnessi al quale dobbiamo guardare come un formidabile acceleratore, come un punto di moltiplicazione di opportunità della filiera delle bioplastiche e dei chemical, per chi produce materie prime, per chi fa prodotti finiti, per nuove idee imprenditoriali, per la creazione di posti di lavoro, per chi si preoccupa di progettare un futuro di maggiore sostenibilità ambientale e sociale”.
 
Con l’apertura dello stabilimento Mater-Biotech Novamont aggiunge un elemento fondamentale al suo modello di bioeconomia inteso come rigenerazione territoriale, che riparte da siti deindustrializzati o in grave crisi, rigenerandoli come vere e proprie “infrastrutture di bioeconomia”.
A oggi sono 6 i siti che Novamont ha rivitalizzato e 4 le tecnologie prime al mondo realizzate e moltiplicabili secondo il modello di bioraffineria integrata nel territorio, in cui vengono messi a punto tecnologie e prodotti in grado di dare soluzioni concrete a problemi di ampia portata come, ad esempio quello della valorizzazione del rifiuto organico.

“Mater-Biotech, insieme ai centri di ricerca  Novamont di Piana di Monte Verna e di Novara, costituisce  una formidabile piattaforma per le biotecnologie industriali, dalla ricerca di base agli impianti flagship, – conclude Bastioli - un’occasione per creare un vantaggio competitivo in collaborazione con altre realtà del settore accademico e industriale”.
Lo stabilimento di Bottrighe, a regime, darà lavoro a circa settanta persone e a 180-200 nell’indotto.
 
K 2016/NOVAMONT: HALL 6 A58
 

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Il gruppo Novamont è leader nello sviluppo e nella produzione di bioplastiche e biochemical attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con 600 persone, ha chiuso il 2015 con un turnover di 170 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (6,4% sul fatturato 2015, 20% delle persone dedicate); detiene un portafoglio di circa 1.000 brevetti. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE). Opera tramite sue consociate a Porto Torres (SS), Bottrighe (RO), Terni e Patrica (FR). È attivo all’estero con sedi in Germania, Francia e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles (Belgio). È presente attraverso propri distributori in Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
 
Ufficio Stampa Novamont
Francesca De Sanctis - francesca.desanctis@novamont.com - tel.: +39 0321.699.611 - cell.: +39 340.1166.426
 

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